Prefazione

Un fantasma si aggira nei testi pedagogici, e psicologici, degli ultimi cinquant’anni anni: quello del padre. Negli ultimissimi anni, la fumosità che circonda la sua figura è stata accompagnata da molteplici esortazioni a non temere di duplicare la figura materna, a non esitare di fare il "mammo", anzi, di accettare con fiducia questo ruolo (e molti padri ci hanno anche creduto, come si può vedere in alcune esperienze di cui si parla più avanti).
Ma chi è veramente il padre?
Quali sono gli aspetti specifici di questa funzione, e cosa succede quando non vengono compresi (il più delle volte dai padri stessi), e quindi adeguatamente interpretati, assolti?
Insomma, come si esercita, al meglio, Il mestiere di padre? E' per riflettere, e dare indicazioni su questo, che è stato scritto questo libro. A più mani: perché i miei interventi rispondono, e collegano fra di loro, domande che mi sono state poste in un pluriennale dialogo con gli uomini, padri e figli, svolto per la gran parte sulla pagina Psiche lui, del settimanale Io donna, supplemento del sabato del Corriere della sera.
Lettori e lettrici di questo libro troveranno quindi, spero, in queste pagine, le tracce della ricerca concreta, molto personale, da parte di tanti padri e figli, di cosa sia, oggi, il mestiere di padre. Una ricerca condotta affrontando consapevolmente i problemi di tutti i giorni senza temere di interrogarsi sul loro significato.
La narrazione del processo che ha portato il padre a diventare un fantasma nella società occidentale, soprattutto dalla fine della seconda guerra mondiale in poi, e la descrizione delle sue conseguenze psicologiche, e sociali, é nel libro Il padre, l’assente inaccettabile, che San Paolo Edizioni ha pubblicato lo scorso anno, e che da allora ha conosciuto diverse edizioni.
Qui, nel Mestiere di padre, ho cercato di presentare gli aspetti pratici di quel discorso più generale, che tanto interesse ha suscitato nelle famiglie italiane. Nel farlo, nel scegliere le lettere e collegarle tra loro, sono stato anche guidato dalle vive e precise osservazioni ricevute dalle migliaia di persone, che nell'ultimo anno hanno voluto incontrami (nei circoli culturali, nelle parrocchie, nelle scuole) per parlarmi di quel Padre, assente inaccettabile. Grazie a loro, ho potuto mettere meglio a fuoco una quotidianità del mestiere di padre, sulla quale già le lettere mi avevano donato storie vere, spesso drammatiche, e ricchi materiali di riflessione.
La speranza è che, ora, i due libri insieme, possano dare un preciso e valido aiuto al grande popolo di persone responsabili, uomini e donne, oggi impegnato a trasformare quel fantasma ambiguo di padre, che ha preso forma dell'ultima parte del ’900 in Occidente, in una realtà di carne e di sangue, di pensiero e d'azione. Un soggetto autenticamente paterno, dotato di un suo sentire, e di una sua precisa conoscenza, e competenza, affettiva, e spirituale.
Un padre che, proprio perché ama i figli, ed è profondamente affettivo, non si sottrae alla sua funzione di fornire loro indicazioni, norme, visioni del mondo. Un materiale di conoscenze e valori che spesso i figli rifiuteranno, o accantoneranno per lungo tempo nella loro vita. Un dono paterno di cui hanno tuttavia assoluto bisogno, per costruire, nel confronto con esso, la propria sicurezza, e la propria libertà.