Il Documento per il padre - testo e adesioni
Aderisci anche tu al documento Per il Padre!Comunica la tua partecipazione aQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Comunicato stampaUn gruppo di docenti universitari, scienziati, giornalisti, professionisti, operatori dell’assistenza ai genitori separati e dei diversi gruppi del movimento degli uomini in Italia, chiede la modifica dell’atteggiamento verso il padre nella cultura corrente, e nelle norme di legge. A un primo appello programmatico, qui riportato, seguiranno adesioni e iniziative volte all’informazione, e al coinvolgimento della classe politica su questo tema. Fin da questo primo documento, inoltre, i firmatari pongono la necessità di un maggior aiuto e riconoscimento al padre disposto ad assumersi ogni onere per il figlio concepito, che la madre sia intenzionata ad abortire. Per il padre La figura del padre è stata in Occidente separata dalle sue funzioni educative e sociali. Claudio Risé, psicoanalista, Università di Trieste GIORNALISTI ED EDITORI Carlo Stagnaro
MAGISTRATI Rocchi Giacomo, Magistrato, Montespertoli (Fi) AVVOCATI Cesare Degli Occhi MEDICI Marco Lombardozzi, Presidente Federazione Italiana Medici Omeopatici PROFESSIONISTI Massimo Vagnarelli, geometra, Torino INSEGNANTI Andrea Landriscina, Docente di Direzione di Coro, Fermo(AP) GRUPPI E ASSOCIAZIONI Ernesto Emanuele, Presidente Associazione Papà separati, www.papaseparati.it/ Adesioni all’appello “Per il Padre” Pietro Ajovalasit (Bs), Davide Bacchiddu (Roma), Andrea Bianchi (Mi) , Don Fulvio Bresciani (Bs), Rosa Calamusa (Bs), Piera Colli (Va), Dario Corsetti (studente), Gabriele De Ritis (Sora, Fr) , Cristina Dichirico (Mi), Marcello Dolcini (Mi) ,Armando Ermini (Incisa Valdarno ,Fi) ,Mauro Fabris (Vi), Paola Faccio (Vi),Alessandro Fernandez (operaio), Ilario Longhi (operaio), Davide Longhi (operaio), Paolo Marcon (Vittorio Veneto ,Tv), Antonella Maurer (Roma), Piero Olivieri (Roma) , Sabina Olivieri (Roma), Fausto Paesani (Osimo, AN) , Silvio Pammelati (casalingo), Marcello Mauro Pellizzari (Bs), Mafalda Perrone (Roma) , Pilar Gonzales Buetti- Ascona (Svizzera), Pierpaolo Poldrugo (Ts), Luciano Prospero (Vi), Emanuele Randazzo (studente), Vittorio Restani, Maria Grazia Ricciatti (Roma), Carlo Romano, Roberto Romano (Bs), Sabrina Sansuini (Roma), Renato Serioli, Gaetano Simone (operaio), Marco Tagliarini (Roma), Alessandro Testa (Roma), Fabrizio Testa (Roma) , Lorenzo Ussoli, Antonello Vanni (Va), Paolo Vicentini (Tv), Francesco Gringeri (MI), Max Damioli (MI), Luca Santambrogio (MI), Claudia Castellani (Roma), Giuseppe Severino, Luciana Grilli, Giovanni Maria Mischiati, Marco La venia (CT), Francesco Marcheselli,Emiliano Fumaneri,De Luca Luigi (Torino), Stefano Chiodaroli, Vito Parisi, Casoli di Camaiore (Lu), Gabriele Grosso, Milano, Ciro Cirillo, Roma, Massimo Pesaresi (Rimini), Marcello Menna, studente (Brescia), Giovanni Fiorillo (Roma), Riccardo Lascialfari (Prato), Emiliano Paoletti, Roma, Maria Carloa Papi (mamma), Mauro Zanzi, Florindo Valentini, Tania Ducoli, moglie e madre (PV), Giampriamo Gino (RE), Marino Zanzi (VA), G.Paolo Pezzotti, Iseo (BS), Mario Ganz (BZ), Andrea Castellitto (Roma), Eligio Righetti, L'Aquila, Roberto Flaminii, Aurigeno (Svizzera), Lucia Camiciottoli, Marco Tommasi, Roberto Domanico (Roma),Vincenzo Butticè, Uriele Vitali Rosati, Gregorio Bardini, Lana, Südtirol, Pietro Sterbini, Roma; De Vivo Raffaele, Milano; Vida Mirella (FI), Baracchi Sandra (FI), Isoldi Maddalena (Fi), Zeffiri Alessandro (Fi), Amati Laura (FI), Riccardo Perseo, Giovanni Pietro Crosato (Bl),Emanuela Maggio (Buccinasco-MI), Pino Nardiello,Capua; Mauro Cason (Schio - Vi) ;Stefano Beneforti (Milano), Massimo Zalla, Treviso, Alessando Abbondanza (Forlì), Borgacci Leandro - S.Giuliano Milanese (MI)- Davide Lopez, Milano, renato Tubére, Torino, Maria Claudia Ferragni, Milano, Stefano Borselli, Milano, Davide Cattini, Carpi (Mo), Carlo Bertelli, S.Felice sul Panaro, (Mo),Rita Serra (Trondheim, Norvegia),Luca Rossi, Verona,Michele Invernizzi, Trieste,Vincenzo Schiantarelli (Graz, Austria), Franco Torti, Milano;Antonio Cietto, Germania;Armando e Tania Ducoli,Siziano (PV),Marco Negri (Luino, VA),Benedetto Nardiello (Cerro Maggiore, MI),Roberta Balducci (Rimini); Marco Provesi (Rimini), Claudio Alberti (Losanna, Svizzera), Stefano Ronchi (Verano Brianza), Daniele Bartolucci (TR), Anna Siliberto Ulivelli,Andrea Giardini, Ravenna,Carlo Zijno (Roma), Mauro Destrini (Grado, GO),Marco Bressi, Treviglio (BG), Andrea Bertin, Carugo (CO), Maurizio Fallarino (Grosseto), Giovanni D'Angelo, Caserta, Fabio Sormani, Cittadella (PD), Roberto Nicolai (Brescia),Furio Valeri, Milano, Alberto Ceruti, Milano,Giuseppe Bognanni, Palermo; Enrico Bolletta (Milano) ,Alioscia Marnelli (San felice del Benaco, BS),Italo Tonon (TV), Claudio Baldoni, Frascati (RM),Castrese Tipaldi (Riga - Lettonia),Angelo Fiorillo (Roma),Fabrizio Sanna (OR), Andrea Vindrola (Avigliana, TO), Giulio Guarnone (Melzo Milano),Gerardo Mitola (Bari), Mario Montalbano, Roma,Nicola Zona (Sparanise, CE), Marco Vigna (Crescentino, VC),Lisa Volontieri (Bologna), Alessandro Banzi, Milano, Pietro Vittorio Dedò (Cernusco S.Naviglio - MI), Massimo Del Genio (Padova),Daniele Buccella (Milano),Sforzini Sandro - Cervia (RA) - impiegato, Giuseppe Rapone (Teramo), Manlio Mana, Savigliano (CN), Alessio Cardinale (Palermo),Luca Melodia, San Salvo (CH), Mirko Palma (Faenza), Mario Patanè (Forlì), Michelangelo Dragone (Bari), Ruggiero La Ferlita - MI, Sergio Nardelli (Taranto), Fabio Gittani (Milano - Rovereto), Fabrizio Zendri (Ala di Trento),Daniela Oldr (Tn), Alessandro Dalla Costa (Tn), Riccardo Mattolini (Milano), Scapaticci (Brescia), Massimo Porchedda Nurachi - (Or), Giovanna Meier, Fribourg (Svizzera),Viviana Castelli, Andrea Tivegna (La Spezia), Michele Maioli (Rimini), Gilberto Barbieri, Manuela Catalogna (TO), Sonia Conte, Campi Bisenzio (FI), p. Antonio Atzeni, Cappellano militare (Roma),Loredana Ruvolo (Roma), Pierangela Gennari (San Marino), Matteo Tamagnini (San Marino), Michele Vicario (Udine), Alessandro Di Matteo (Lanciano, CH), Angelo Dell'Appennino, Mauro Marcantognini (Fano, PU), Rita Vergnano (Poirino, TO), Giampiero Patella (MI), Filippo Gibiino (Bologna), Salvatore Fallica (Roma), Stefano Sabatino (Roma), Luca Lantieri (Roma), Simone Maggiolo (Robassomero, TO) , Antonino Febbe (Pescia, Pistoia), Pier Mario Bernardini (Alessandria), Michela Mazzon, studentessa, Treviso, Giuseppe Rezze (Napoli), Antonella ed Enrico Pagano (Milano), Celso Foresi (Corridonia-Macerata), Massimiliano Del Giudice (Parma), Achille B., Vicenzo Taverna (Catania), Abbo Alberto (Milano), Pier Luigi Traini,Paolo Facchini, Cremona, Dominik Enkelmann (Napoli), Claudio Di Pinto, Denis Digitalino (Reggio Emilia), Patrizio Graziosi (Bologna), Andrea Mornato, Alberto Rapini (Firenze), Mirella Verri (Ferrara), Loana Fortin, Maurizio Demichelis (Torino), Tiziana Bocci, Vincenzo Carotenuto (Napoli), Carlo Pini (Milano), Lucio Enrique Bellomo (Argentina), Federico Tedeschi (Reggio Emilia), Giuliano Caiazza (Assisi, PG), Sean Nevola (Torino), Valter De Dominicis, Lariano (RM), Francesca Monni, Chimico, Nuoro; Alessandro Camillo (Palermo), Stefano Nicotra, Maria Savarese (Roma), Lorenzo Fiorentino (Roma), Angelo Angossini, Valentino Premarini (Spirano, BG), Daniele Francavilla (Roma), Francesco Maldonato, Claudio Alberghetti, Alessandra Parrinello (Villafranca - VR), Andrea Mazzi (Modena), Andrea Recanati (Spirano, BG), Andrea Corda (Cagliari), Federico Leone, Marco Paiola (Sant'Ambrogio di Valpolicella, VR), Andrea Tessadri, Vimercate (MB), Pasquale Durante (Milano), Christian Minelli, Pompeo Benincasa (Catania), Luca Laganà, imprenditore, Anselmo Farina (Torino)
Il commento degli aderenti al "Documento per il padre" Il "Documento per il padre": la messa in opera del mistero divino nel tempo contemporaneo in una recensione di Tullio Cappelli da L'amico del clero, febbraio 2005 - http://adc.faci.net Mio figlio non ha potuto fare nulla per salvare il suo bambino. La sua ragazza non lo ha voluto tenere e con la sua scelta ha spazzato via i sognie i progetti di un giovane padre. Sottoscrivo questo documento perchè la voce dei padri abbia peso in una scelta così delicata. Sottoscrivo questo documento perchè tutta la legislazione sul diritto di famiglia è profondamente sbagliata perchè tutela sempre la donna in quanto madre e mai l'uomo in quanto padre. La paternità e la maternità nascono innanzi tutto nel cuore e molto spesso si sottovaluta il cuore dell'uomo pensando che quello della donna sia capace di maggiore amore ma è completamente sbagliato. Appoggio la Vostra iniziativa con la mia totale disponibilità.Il padre rappresenta la sicurezza del bambino, famigliare e sociale. Ritengo quindi particolarmente necessaria la sua figura. Aderisco al documento in quanto noto con mano i "danni della mancanza del padre". Dopo un anno, piango ancora... quel giorno ero fuori a cercare un letto più grande per tutti e tre... mentre parlavo con il mobiliere ero felice, e ridevo... alla fine mi ha fatto lo sconto... ed ero contento perché con i soldi risparmiati avrei comprato qualcosa al piccolo, una tutina o un gioco... poi la sera, quella brutta sera, lei mi ha detto che era andata in ospedale... ed ora quella ferita ogni volta che c'è un bambino si riapre... mi toglie il fiato e le forze... A tutti i papà che soffrono la mancanza dei figli; a tutti i papà che soffrono condizioni di difficoltà economiche; a tutti i papà offesi da false denunce; a tutti i papà falsamente ingiuriati; a tutti i papà che con pazienza aspettano di riabbracciare i loro figli; a tutti i papà che ho avuto modo di incontrare, di conoscere attraverso le loro storie...Mi unisco. Nel ringraziarLa per il suo costante impegno a favore della condivisione genitoriale, considerando la necessità di un equilibrio dei ruoli di padre e madre per la salvaguardia della famiglia e il benessere dei figli; nel sostegno alla funzione anche normativa del padre che, in quanto tale ma non solo, complementa la funzione materna; nel rispetto del figlio ai quali occhi la figura del GENITORE è elemento di una indivisibile coppia e non singola realtà, considerata ineluttabilmente monca se privata dell'una o dell'altra identità e del loro reciproco sostegno; nel considerare come l'inviolabilità della famiglia dei ruoli ivi esistenti e l'esercizio delle relative funzioni, abbia portato ad aggiungere allo stato di 'natura', comune a qualsiasi animale compreso l'essere umano, quella 'seconda natura' esclusivamente umana che si chiama cultura; infine, come padre di due figli, come figlio di un padre, come professionista degli affetti umani e familiari, desidero aderire e sottoscrivere il DOCUMENTO PER IL PADRE da voi proposto. Grazie di cuore. Caro Claudio, ho letto con gioia il suo libro "Il Padre, l'assente inaccettabile" che ho scoperto provvidenzialmente in "Famiglia Cristiana" che ne faceva la pubblicità. Proprio da un bel po' stavo cercando una letteratura sulla Paternità, come fonte di ispirazione per vivere il mio Sacerdozio. Perché mi sto rendendo conto che il Prete è prima di tutto un Padre, non per niente egli è chiamato "Padre" (anche se in Italia si usa chiamare i preti diocesani "DON" che non mi piace a dire il vero. Perché tale distinzione non esiste né in inglese né in spagnolo...). Mi chiamo Lorenzo Marzocchi e aderisco al progetto sia come Padre per ora di 4 figli che come amministratore del blog www.segnideitempi.biz nel quale ho dato risalto a questa campagna. Ricordo ancora quando è nato il mio primogenito Francesco, mi sono sentito un essere piccolo piccolo a cui Dio aveva fatto un dono immenso, percependone la responsabilità e la gioia. Mi dispiace molto per tutti quei mancati papà a causa di quello che viene definito dalla nostra società diritto all'aborto. Spero che tutto ciò un giorno non troppo lontano possa cambiare. Perché aderire, come facciamo entusiasticamente, al documento per il Padre ? Perché aderire, come facciamo entusiasticamente, al documento per il Padre ? Gentile Signor Risé, volevo innanzitutto ringraziarla vivamente per quello che fa per salvare la società occidentale dalla propria autodistruzione: i suoi interventi e i suoi scritti hanno dato conferma a molti miei dubbi. Aderisco a questa campagna in quanto se ho avuto la forza di reagire a delle situazioni è perché me l’ha insegnato mio padre, e perché ho visto troppi ragazzi e ragazze distrutti dalla mancanza di una figura paterna attiva. Il contesto sociale in cui vivo mi permette di giudicare alquanto distruttiva la forza femminile onnipotente tanto elogiata nei rotocalchi e dai media. Quest’immagine non è che una chimera: in realtà, i figli risucchiati nell’utero materno detestano la madre soprattutto biasimano e rimproverano il padre della propria inettitudine e passività. La società occidentale per risanarsi e tornare a vivere ha bisogno di padri, di quelli veri, non di “mammi” che scimmiottano e emulano le mogli a livello affettivo. Il mio è un appello disperato: tornate a casa a sgridare i vostri figli, date loro uno scapaccione quando lo meritano, fate loro capire il valore delle cose, date gli strumenti per affrontare sfide, sofferenze, e frustrazioni. Fate insomma tutto ciò che noi donne, per natura, non sappiamo fare e non sappiamo dare. Non siamo onnipotenti. Per nulla. Ritengo giusto che gli uomini abbiano il diritto e dovere di salvare il figlio o la figlia dall’aborto in quanto è stato concepito grazie al loro seme. E’ tanto loro quanto è delle madri. Perciò PADRI, TORNATE A CASA E RIPRENDETE IL VOSTRO POSTO E RUOLO! Aderisco all’iniziativa in ricordo di mio padre, dei miei nonni e di tutti i padri delle epoche passate che hanno fatto sì che la nostra civiltà arrivasse ad oggi, che hanno fatto sì che vivessimo nel benessere, perché tutto cio’ non si estingua. Tutti attorno a noi: tua moglie è esaurita e poi avete grosse difficoltà economiche. Amare l'uomo vuol dire accettare ed amare la sua identità reale, piaccia o meno agli ideologi e agli opinionisti di turno che hanno paura dell'uomo vero, della sua libertà e della sua dignità. L'ideologia ha bisogno di uomini-larva senza certezza e identità, succubi sotto la sferza della paura o sotto la lusinga dell'edonismo. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di uomini dalla personalità schietta e sincera; uomini capaci di andare contro corrente e gelosi tanto del dominio di sé quanto dell'altrui libertà; tanto coscienti della propria dignità quanto liberi dalla debolezza della presunzione. In memoria di mio Padre. Ritengo giusto che gli uomini vengano coinvolti nella vita dei loro figli e che vengano incentivati a partecipare attivamente nella famiglia e nella società attraverso il ruolo di padre. Comunico la mia adesione all'appello per il padre come come elemento necessario della famiglia, soprattutto quando riguarda ledecisioni sul concepito (cominciamo a non usare più l'orribile termine "feto"). Grazie per questa bellissima iniziativa cui aderisco con totale convinzione. Sottoscrivo in quanto figlia e futuro sostegno del padre dei nostri bambini. Salve, Carissimo Professor Claudio,complimenti per il bellissimo e puntuale documento, che denuncia una vergogna del nostro tempo, partita da molto lontano.A nome del direttivo regionale di Piemonte e Valle d’Aosta del Movimento per la Vita e delle oltre 60 realtà locali, il sottoscritto presidente dr. Garrone Giuseppe sottoscrive con entusiasmo il manifesto per il padre. Da Giornalista e da Uomo, aderisco con il 100% di me stesso all’iniziativa, augurando una pronta guarigione all’Italia (e all’Occidente) ubriaca di totalitarismo sentimentale anti-paterno e anti-fetale. Ripartiamo dall’Embrione, e diamogli anzitutto un Padre. Aderisco pienamente al documento per il Padre in quanto Padre discriminato dai signori giudici, a tutto danno di mio figlio. Aderisco con entusiasmo al "Documento Per il Padre" nel quale trovo molti spunti dei libri di Claudio Risé "Il mestiere di Padre", e "Il padre, l'assente inaccettabile". Entrambi i libri rappresentano per me una pietra miliare per il mio "mestiere di padre" di tre bambini. Certo che il documento per il padre saprà essere di grande aiuto a me e a tanti giovani uomini che intraprendono questa meravigliosa avventura chiamata paternità, auguro ai promotori del documento per il padre il miglior successo possibile. Gentile dottore, Il rifiuto del padre è la malattia fondamentale della nostra civiltà occidentale. La cultura dominante a carattere individualista e nichilista trova come ostacolo principale alla sua affermazione definitiva proprio la figura del padre: ma il rifiuto del padre e il rifiuto del Padreterno sono, il primo, l'aspetto naturale e, il secondo, l'aspetto sovrannaturale della apocalittica crisi in corso. La rinascita della figura del padre è l'unica possibilità che la nostra società, e l'Italia in particolare, ha per ritrovare la voglia di vivere. La generazione dei padri di oggi deve agire ora con decisione per salvare sia i propri padri dall'oblio che i propri figli dal vuoto. Aderisco all'iniziativa "documento per il padre". Ho appena letto il contromanifesto in difesa del padre pubblicato da "il Covile" e sono sconcertato per i manifesti di Brescia. E' indispensabile ripensare interamente alla visione che nel mondo è stata costruita intorno al ruolo della donna "debole" in contrapposizione con quello dell'uomo "crudele e prevaricatore". Aderisco pienamente al documento per il Padre. Sono felice di aderire al "movimento" e constatare che veri intellettuali e veri uomini e donne, mettano in allarme l'Italia e l'Europa su un problema tanto serio e essenziale per l'entità e la struttura di qualunque comunità che vive. Cosa è adesso l'anacronista buon padre di famiglia? E' un uomo che si organizza con altri buoni padri di famiglia per salvare la storia e il mondo. Sono d'accordo con le vostre posizioni; lavoro da 15 anni nel recupero di famiglie con problemi di tossicodipendenza e la costante è una mamma troppo "nutriente" e soffocante e un padre ai margini della vita familiare, per diversi motivi. Ho letto con molto interesse il libro di Claudio Risé "Il padre. L'assente inaccettabile", condividendo pienamente ciò che il prof. Risé espone in maniera tanto chiara e puntuale quanto inesorabilmente vera. Nella mia veste di insegnante di scuola superiore da 17 anni ho visto quale evoluzione (o meglio involuzione) del comportamento dei ragazzi si è manifestata negli ultimi anni: aumento di mancanza di senso di ciò che si è e che si fa, cui segue un'arroganza e una boria ingiustificata frutto di un'assenza dei padri e una troppa presenza delle madri che, se potessero, vorrebbero riportare nel proprio utero i propri figlioli. E' necessario e vitale per il futuro che il padre riconquisti la dignità che il Padre gli ha dato per natura e per vocazione. Per questo la mia adesione è certa e piena di entusiasmo. Grazie per la Vostra "battaglia". Aderisco all'iniziativa e lo faccio dalla parte dei figli. Figli di cui spesso si fa finta di non sentire la voce, figli che non potrebbero neanche concepire un mondo senza un padre o senza una madre, figli per i quali i conflitti tra i genitori sono come lance nel cuore, figli che urlano e si ribellano, figli nel silenzio e nella solitudine che non hanno la forza di urlare. Aderisco alla sua iniziativa nella difesa della funzione del padre. Quella del padre deve essere una battaglia da portare avanti con forza specialmente in questa fase di grande cambiamento nel sistema scolastico italiano ( Legge Moratti ) che vede riaffermata la centralità dello studente e della famiglia come prima responsabile dell'educazione e di libera scelta educativa. Grazie. Sono in pieno accordo con il documento per il padre, sono davvero troppi i giovani disorientati e sofferenti per questa ingiusta assenza. Egregio Prof. Rise la voglio ringraziare per questa iniziativa e, con questa mia adesione, voglio portare il mio contributo ora e la mia disponibilità per il futuro. Oggi si parla di diritti dei lavoratori, delle donne, dei minori, del malati, ecc. ma mai dei diritti dei genitori. Se i genitori non difendono i loro diritti è normale che i "non genitori" ne approfittino per imporre la loro cultura e questo con tutte le conseguenze negative che vediamo nella società e nell'ambiente. Per questo spero che anche in Italia, come già in altri paesi europei, si formino gruppi che credono nella possibilità di dare una rappresentanza elettorale, attraverso i genitori o chi ne ha la patria potestà, ai propri figli minorenni. Quando questo sarà possibile sicuramente si potranno affrontare meglio i numerosi problemi della società nella quale viviamo. In questa società dove la vita dei figli (specialmente quelli non nati) non ha alcun valore, che valore può avere la posizione umana di un padre o di una madre? Mi auguro che questa possa essere la grande rivoluzione nella democrazia del ventunesimo secolo. Spero di trovare altri padri e madri con i quali condurre questa originale battaglia. Aderisco pienamente per rigenerare la figura del genitore e per i padri vittime di legislazioni ideologizzate. Aderisco con entusiasmo al documento per il Padre . Vi aderisco sia come uomo, nella sua duplice veste di figlio (di un padre che è stato assente ma che, ora che non c'è più, tengo con orgoglio, senza più risentimenti, in una foto sulla scrivania) e di padre (che tanto ama i suoi figli e ai quali ha cercato di stare, per come ha potuto, nella gioia e nel dolore, vicino), sia come psicologo e psicoterapeuta, che constata quotidianamnete nella pratica della sua professione come l'allontamento fisico ma principalmente psichico dal padre sia origine di sofferenza e disturbi emotivi. ll potere, attraverso i secoli della storia, gronda lacrime e sangue; eppure in ogni comunità umana è indispensabile. Un potere femminile sull'uomo certamente è sempre esistito, in una varietà di forme, dalle più gentili (potere di mediazione) alle più subdole. Ma un potere femminile sul mondo non potrà mai esistere, perché il potere, nel bene e nel male, è frutto di forza fisica, e di ragione, qualità prevalentemente maschili, benché i principali tratti psichici umani siano presenti, ma in misura diversa, sia nell'uno che nell'altro sesso. Evitiamo pertanto facili illusioni; il potere che la donna spesso esercita in alcune società occidentali non è, e non può che essere, potere delegato. Ogni suo abuso non è che prodotto di demagogia d'un potentato di turno, che promette alla donna liberazione ed affermazione, riducendola invece a strumento di piatta omologazione. Il che significa che la sorgente del potere è una sola, l'uomo, rappresentato nella famiglia, nucleo fondante d'ogni società, dal padre. E' pertanto intuitivo che esaurire, o esautorare quella sorgente di potere, non sostituibile con nessun'altra (perché alla donna è affidata dalla Provvidenza la conservazione, nell'amore, del mondo, all'uomo il suo rinnovamento continuo), conduce a lungo andare la società e la famiglia ove questo avvenga alla disgregazione, al blocco d'ogni impulso creativo, allo sfacelo totale. Buongiorno a tutti. Per esperienza personale quando sono rimasta incinta (non eravamo sposati e studiavamo entrambi) mio marito mi ha subito rassicurata e per me è stato un gran bene, voglio dire che la sua fiducia in questa vita nuova mi ha molto tranquillizzata e resa fiduciosa. Se una legge tutela questo ottimismo fiducioso sarà positivo anche per la madre, per aiutarla a terminare la gravidanza sapendo che c'è un padre su cui può contare. Per quanto riguarda il collegamento tra mancanza di figura paterna da una parte e disistima di sè masochismo e consumismo divorante dall'altra sottoscrivo pienamente. Condivido pienamente la Vostra lodevole e meritoria iniziativa.Afferma Nietzsche: "Se non si ha un buon padre,si deve procurarsene uno". Comprendo con tutta l'anima le ragioni che spingono ad una coscienza collettiva della scomparsa del padre. Io l'ho avuto, presente, forte, maschile, e mi ha iniziata alla vita con fiducia. Mi ha permesso così di vivere fiduciosamente e amare. lavoro da anni come pedagogista, vedo e sento il vuoto doloroso e drammatico lasciato da chi ha autorizzato che il padre non avesse parola. Lavoro in un consultorio e di famiglie in crisi ne vedo tutti i giorni. La perdita di senso, la sofferenza, la lacerazione e la fatica che rimangono dallo scardinamento dell'ambito familiare sono la base del disagio sociale che è sotto i nostri occhi quotidianamente. Caro Prof. Risé, I figli sono generati da due esseri, un uomo e una donna. Sacrosanto che le donne li portano nel ventre nove mesi e che lo partoriscano. Ma non possono portare nessuno nel ventre se un uomo non contribuisce. E il suo contributo non e' da meno. Se poi si vuole affermare che esiste la banca del seme, beh, il seme qualcuno ce lo deve portare, e chi lo porta non e' certo una donna! La maggioranza delle donne (per fortuna non tutte!) smetta di impedire ai padri di svolgere il loro compito. Auspico una modifica rapida della legge Aderisco al documento per moltissimi motivi ma quello più viscerale è che il padre disposto ad assumersi totalmente l'onere del figlio che la madre vorrebbe abortire ha il sacrosanto diritto di farlo nascere, non solo per il figlio, non solo per sé, ma per evitare alla madre una violenza quasi insanabile alle radici del suo essere. Aderisco con convinzione a questa sacra battaglia. Grazie come donna, figlia, moglie e mamma per questa opera di "bussola" che offrite ai nostri maschi, figli, mariti e padri. Ne guadagniamo tutti !!!! Non posso esimermi dall'aderire a questo Manifesto e a questa dura battaglia, in nome di quella "maestà della vita" di testoriana memoria cui soltanto un padre (magari con la P maiuscola) ci può continuamente educare.
Cari maschiselvatici, nella 24 ^ 'Giornata per la vita' che noi cattolici italiani oggi celebriamo, voglio ringraziarVi per la Vs. laicissima e sanissima battaglia per cercare di difendere i diritti del padre,e perciò del figlio, fra i quali c'è il primo, vecchio, latino, naturale, 'primum vivere'. Egregio Professor Risè, sono un papà che ha avuto la sfortuna di vedere una figlioletta di soli 6 mesi essere costretta ad allontanarsi. Ho letto con grande partecipazione ed interesse il suo libro "Il Padre, l'assente inaccettabile". Ho sempre sentito, al di là di alcune sacrosante rivendicazioni femministe, che noi , donne della mia generazione, su alcuni punti non abbiamo avuto le idee completamente chiare. Abbiamo bisogno di voi uomini per vederci più chiaro su certe questioni. Credo che sia ora che il padre possa interferire con le decisioni della donna. Non solo deve avere gli stessi diritti della madre, ma mi preme soprattutto sollevare il problema della decisione esclusiva della donna riguardo all'aborto. Quando esista un padre (non importa se coniugato con la madre o no) nel momento in cui viene a sapere che la compagna o l'ex compagna vuole abortire deve avere il diritto di opporsi e pretendere il parto e l'affidamento del bambino. Se i figli si fanno in due, è legittimo che tutti e due abbiano voce in capitolo, riguardo al bene della vita nascente. Aderisco pienamente all' "appello per il padre". Dopo 30 anni di politiche anti-famigliari, sponsorizzate da un'ideologia che vedeva nella famiglia una "sovrastruttura" da smantellare a colpi di "vietato vietare", è ora che i genitori ritornino ad esercitare la loro funzione educativa. I padri in particolare devono tornare ad essere delle guide autorevoli per i propri figli. Aderisco al documento per il padre in quanto moglie e madre. Il Mondo degli uomini si è femminilizzato; la responsabilità è, parimenti, dell'Uomo e della Donna. L'Uomo che si lascia sedurre dalla passività, che non sceglie che non "lascia". A meno che non trovi una donna che gli "fa lasciare". Ognuno, individualmente legga per qualche tempo tutto ciò che fa secondo lo schema: "così sono attivo o passivo"? Quando, con naturalezza, smetterà di farlo, sarà probabilmente perché sarà più consapevole del suo stato e potrà così "metterci mano".
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