La difficile formazione maschile, e la Resurrezione - una lettera da Marco a Claudio Risé
Ciao Claudio,
vorrei condividere questo pensiero con te. In questi giorni sto seguendo in replay la serie "Basco Rosso", un documentario sul percorso di addestramento per entrare nelle Squadre Eliportate Cacciatori dei Carabinieri impegnate alla lotta alla criminalità organizzata, in Calabria. Sto godendo, e non perché sia un esaltato del settore. Ma perché ci ho visto dentro, veramente, il maschio o meglio la formazione del maschio fatta da altri maschi con cuore, cervello, responsabilità e cazziatoni autorevoli. Parallelamente, però mi suscita anche una sofferenza enorme.
Il fatto è che io questa "formazione" non l'ho mai ricevuta, mi sono sempre dovuto arrangiare da autodidatta. Mio padre pretendeva che apprendessi come virtù la vigliaccheria. Gli altri maschi ai quali mi sono poi rivolto ( istruttori di arti marziali, capi d'azienda...) non avevano nulla da offrirmi di sostanzioso, al di fuori di tanto narcisismo e sfruttamento. Nessuno ha saputo o voluto cogliere la mia richiesta. Ma come fa un uomo a diventare un uomo in un mondo dove di uomini non ce ne sono più?
A chi rivolgersi?
Io sto cercando la "strada" in un rapporto intimo con Cristo, di cui sono innamorato..ma fa veramente male essere maschi, "orfani", oggi. Mi son dovuto rendere conto, con un dolore immenso e che ancora è lì, dentro, che non ero assolutamente all'altezza di molte situazioni (quelle che contano). Mi fa male che mi stia formando adesso, a 40 anni, attraverso il dolore.
Cristo è riuscito a risorgere..ma ci sarà una Pasqua/Resurrezione anche per noi maschi? Che ne pensi?
Un caro saluto,
Marco
Ciao Marco, il tuo interesse a un programma di formazione maschile che non giri attorno alle difficoltà e durezze dello sviluppo dell'uomo, è sempre più condiviso e praticato. Tanto da convincere anche qualche Università particolarmente sveglia a organizzare corsi pratici di resistenza al dolore e alle prove fisiche e psichiche, accolti con grande interesse dal pubblico maschile, anche molto qualificato.
Il fatto è che è stata proprio l'assenza di formazione al maschile (come ripeto in quasi tutti i miei libri), la principale causa di disagio psichico e infelicità dell'Occidente dal secondo dopoguerra in poi. La cancellazione delle differenze di genere, e addirittura di sesso, è solo l'ultimo passo di questo percorso distruttivo dell'umano. Oggi non sei il solo a vivere a quarant'anni la tua formazione di uomo: farla prima è spesso praticamente impossibile.
Ora però, come racconto ne Il ritorno del padre, il fenomeno sta rapidamente cambiando, in tutto il mondo occidentale (che è poi dove il problema era nato). Molti figli di padri vili e narcisi, feriti da storie come la tua, stanno facendo scelte diverse, e riscoprono l'amore, la famiglia, il gusto della verità, della semplicità, della libertà dal consumo e dall'esibizione.
Perché però la baracconata davvero finisca, dobbiamo cambiare anche noi, in profondità. Che è poi la ragione per cui Gesù viene crocefisso: per il suo rifiuto alle proposte del diavolo: potere, vanità, negazione delle leggi della natura.
Per risorgere, dunque, tocca reggere il supplizio di essere inchiodati lì, sulla croce, a mezza strada tra terra e cielo, materia e spirito, corpo e anima. Soltanto accettando consapevolmente anche questo strazio, proprio dell'uomo, l'animale pienamente dotato di coscienza, è possibile risorgere, godendo dello Spirito. Allora è Pasqua.