Dal
punto di vista psicologico il padre porta nella vita umana
l’esperienza dinamica del muoversi, dell’andare. Fa dell’esistenza
un movimento verso la pienezza con Dio e, allo stesso tempo, dona
una liberazione dall’attaccamento, dall’egoistico trattenere e
trattenersi, freno di ogni ricerca e divenire.
Il padre è una figura sempre in movimento che parallelamente ispira
dinamicità nei figli, stimolandoli ad affrontare le avversità ed
elevandoli verso Dio. Tuttavia, in particolar modo negli ultimi
secoli, l’importanza riservata alla paternità ha subito un
progressivo impoverimento. Soprattutto nel secondo dopoguerra,
quando le ansie per lo status sociale e le ambizioni economiche
hanno trascinato i padri nelle alienanti reti aziendali sottraendo
sempre più tempo alla famiglia. Ciò ha impresso un’accelerazione a
un processo già in atto di “espulsione” del padre dal nucleo
familiare; in un clima di inquietudine che nel 2003 ha spinto Risé a
parlare del padre come di un “assente inaccettabile”.
Oggi però la tendenza sembra invertirsi in favore di un ritorno
della figura paterna nelle case, attuato principalmente dai
millennial, ovvero da quella generazione che più delle altre ha
sofferto il disequilibrio famigliare. Siamo davanti alla fine degli
anni ’70-80 con i loro miti comportamentali e culturali, rafforzati
da leggi che hanno indebolito la famiglia e i suoi contenuti
affettivi.
Il ritorno del padre mira dunque a restituire dignità e speranza a
quel ruolo insostituibile per la crescita e lo sviluppo
dell’individuo affrontandone i movimenti nella storia, la sua
importanza, ma anche la sua assenza e finalmente il suo ritorno.
Claudio Risé è psicoterapeuta e scrittore. Ha insegnato
Sociologia dei processi culturali e di comunicazione (Università
dell’lnsubria-Varese) e Psicologia dell’educazione (Università di
Milano-Bicocca). Ha recentemente pubblicato: Il Padre. Libertà
dono (Ares, 2013); Felicità è donarsi. Contro la cultura del
narcisismo (San Paolo, 2014) e, con Paolo Ferliga, Curare
l’anima. Psicologia dell’educazione (La Scuola, 20152).
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