Cannabis sativa Mentre il silenzio
politico e mediatico ignora le vittime degli ultimi gravi
incidenti, lo psicanalista Claudio Risé lancia invece un
allarme alle famiglie italiane e al mondo della scuola sul
grave fenomeno dilagante.
«Genitori: dite la verità ai vostri figli sulla cannabis».
Con queste parole, tratte da una urgente lettera che
l’Associazione Psichiatrica Americana ha inviato a tutte le
famiglie nel 2002, si conclude un capitolo del nuovo libro
dello psicanalista Claudio Risé Cannabis. Come perdere la
testa e a volte la vita (Edizioni San Paolo, 2007, info
www.claudio-rise.it ). Documentato sulla base delle più
recenti ricerche nell’ambito delle neuroscienze e
dell’osservazione medica, corredato da un approfondito esame
delle ultime Relazioni al Parlamento sullo stato delle
tossicodipendenze in Italia, il libro di Risé attraversa tutte
le dimensioni e le problematiche legate al consumo di una
droga che, dopo i gravi incidenti occorsi negli ultimi giorni,
non sembra essere poi tanto “leggera”: quali sono i disturbi
in cui incorrono i bambini nati da consumatrici di marijuana?
chi sono gli adolescenti ricoverati in numero crescente per
disturbi mentali presso le cliniche psichiatriche? se in
Spagna sono state lanciate decise campagne contro la cannabis
attraverso tutti i media, e in Francia si contano ogni anno i
morti sulla strada a causa dello spinello, quale è il
significato del silenzio e dell’indifferenza dei politici in
Italia? Sono solo alcune delle domande cui questo libro
risponde, alzando il sipario su verità inquietanti, quali
l’incremento in potenza di questa droga, determinato dai
produttori per aumentarne il consumo (e il guadagno),
l’accessibilità con cui gli studenti possono reperire questa
sostanza nelle scuole o nelle piazze di paese, le gravi
tipologie di disturbi mentali – oltre che fisici – cui gli
adolescenti possono incorrere, documentate da noti medici e
cliniche psichiatriche. «La cannabis non è una droga leggera –
dice Risé riferendosi agli slogan banalizzanti che da almeno
trent’anni accompagnano la leggenda della cannabis – Ed è per
dimostrare la falsità di questa vecchia tesi, datata,
provinciale e pericolosa, e per contribuire alla salvaguardia
dei giovani nel nostro Paese, che abbiamo scritto questo
libro». Un’intenzione pienamente legittima quella sostenuta da
Risé, che non tace di fronte a una droga che ha condotto alla
morte anche dei bambini accompagnati a casa da un autista che
aveva fumato uno spinello. Il volume è corredato anche da un
opuscolo estraibile intitolato “Cannabis&Spinello: dieci
consigli per non perdere la testa e a volte la vita”,
utilizzabile e fotocopiabile dai genitori e dagli insegnanti
interessati a divulgare tra i giovani la verità su una droga
che, come dice il titolo della rigorosa campagna avviata in
Spagna, rischia di far perdere a chi la usa “il treno della
propria vita”. Conclude l’opera un’ampia sitografia
utilizzabile per documentarsi ulteriormente, costruire
percorsi di prevenzione nelle scuole, e consultare i documenti
e le fonti riportate nel libro.
a cura di Ivano
Claudio Risé, Cannabis. Come perdere la testa e a volte
la vita, Edizioni San Paolo, 2007
|